Il progetto Terreferme. Emilia 2012: il patrimonio culturale oltre il sisma nasce ad un anno dal terremoto che nel maggio del 2012 ha colpito la pianura emiliana a nord del Po tra le province di Ferrara, Bologna, Modena e Reggio Emilia. Dopo dodici mesi di lavoro in situazione di grave emergenza, con quasi 2.000 beni architettonici danneggiati e con la necessità di avviare in tempi rapidi i cantieri per la messa in sicurezza, è emersa l’esigenza di stabilire un primo momento di riflessione sulle attività svolte, sulle criticità affrontate e sulle conoscenze acquisite sul campo.
L’esperienza umana e professionale maturata dai tecnici e dai funzionari del Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo impegnati nella salvaguardia del patrimonio culturale di queste terre di pianura profondamente ferite, doveva trovare un luogo dove essere raccolta e valorizzata per essere poi codificata e condivisa.
Terreferme ha l’ambizione di essere “quel luogo”; un laboratorio permanente per la raccolta di dati e informazioni e per lo sviluppo delle migliori pratiche di intervento sui beni culturali colpiti da eventi naturali distruttivi.
Il volume, catalogo della mostra multimediale allestita in Triennale in occasione del secondo anniversario del terremoto, rappresenta il primo momento di visibilità di questo progetto. Grazie alla partecipazione di diversi video artisti e fotografi che rendono ancora più ricco di emozioni il racconto di quanto è avvenuto nella “bassa” pianura padana all’alba del 20 maggio del 2012, Terreferme presenta 43 video narrazioni sulle caratteristiche del patrimonio culturale emiliano, sui danni che ha subìto e sulle attività che sono state svolte per la sua tutela e per consentirne il recupero futuro.
Un progetto di MIBACT Direzione Regionale Per i Beni Culturali E Paesaggistici Dell’Emilia-Romagna
Con il contributo di Fondazione Telecom
TerreFerme Emilia 2012 – il patrimonio culturale dopo il sisma